In Uganda le scuole non sono inclusive. I bambini speciali, che nascono con disabilità fisica o mentale, devono frequentare scuole speciali, in cui i loro coetanei sono ugualmente affetti da disabilità. Oltre al fatto di non essere integrati nelle cosidette scuole normali, questi bambini speciali spesso non possono neppure accedere
al sistema scolastico. Perchè? Perche’ queste scuole speciali sono molto costose e le famiglie di questi bambini, se vivono in situazione economica precaria, non possono permettersi di pagare la retta scolastica. Considerato poi che queste scuole speciali sorgono spesso in capitale, a Kampala, i bambini che dovrebbero accedervi provenendo da villaggi remoti da varie parti dell’Uganda, devono usufruire del servizio di boarding, ovvero vivere e pernottare a scuola, e cio’ richiede l’acquisto di una serie di materiali , come materasso, coperta, lenzuola, ecc ecc che queste famiglie spesso non riescono a permettersi di pagare. Ne consegue che molti bambini con disabilità in Uganda rimangono esclusi dal servizio scolastico e non accedono all’istruzione.
Cosa fa Effatà Charity Organisation: passo dopo passo in Uganda
Come presidente di Effatà Charity Organisation, ho scelto di dare l’opportunità a questi bambini speciali ugandesi di sedere tra i banchi di scuola. Effatà è una
organizzazione non governativa che ho personalmente fondato in Uganda nel 2021 con lo scopo di raggiungere bambini e famiglie vulnerabili per restituire loro
la dignità spesso perduta attraverso vari progetti tra cui le adozioni scolastiche, il sostegno di spese mediche ed operazioni chirurgiche, la costruzione di casette in
mattoni, il recupero dalla malnutrizione, progetti di microcredito come affitto di terreni per la coltivazione e acquisto di animali per l’allevamento.
Tra i bambini che come Effatà ci siamo presi a cuore ci sono quelli affetti da disabilità uditiva. Mi capita spesso di mettermi in cammino nei villaggi, entrare
nelle capanne delle famiglie piú povere, sedermi a terra sulle loro stuoie, condividere qualche cibo locale, intrattenere dei dialoghi in lingua locale. Durante queste visite alle famiglie mi è capitato di conoscere dei bambini sordi.
Le storie di Joseph, Jovin, Oscar
Bambini come Joseph, 5 anni, abbandonato dal papà che credeva che la sordità del figlio fosse causata da una maledizione e che Joseph fosse impossessato da uno
spirito maligno; Jovin, un bambino di 9 anni orfano, sordo muto, cresciuto con la nonna, la cui mamma è morta di tumore e il papà in un incidente; Jovin non va ascuola, poiché nell’unica scuola locale dell’isola in cui vive non c’è un’insegnante di sostegno e i maestri lo picchiano perché non parla; Oscar un bambino di 8 anni che vive nel
lontano villaggio di Tit in Nord Uganda, in una umile capanna, divenuto sordo in seguito ad una malaria cerebrale.
Incontrando questi bambini ho avvertito una forte indignazione: Joseph, Oscar, Jovin…. Sono bimbi come gli altri, con un grande desiderio di andare a scuola, imparare a leggere e scrivere, avere degli amici, calciare un pallone con i loro compagni di classe. Ecco perché ho cercato e cerco di trovare degli sponsors, famiglie, o gruppi, che dall’Italia desiderino sostenere il percorso scolastico di questi bambini iscrivendoli nella scuola di Ntinda a Kampala per bambini sordo muti. La scuola di Ntinda è
eccellente e prepara questi bambini insegnando la lingua dei segni. Molti insegnanti sordi, hanno frequentato essi stessi, da piccoli, questa scuola e dopo essersi laureati, sono divenuti insegnanti nella scuola di Ntinda.
La retta scolastica nella scuola per bambini sordi a Kampala, è di 600 euro l’anno, incluso il costo del trasporto per raggiungere la scuola all’inizio di ogni trimestre.
I primi bambini in adozione con Effatà stanno frequentando con entusiasmo ed impegno la scuola.
Joseph, nato in una delle isole del lago Vittoria, in un villaggio di pescatori, è cresciuto con la nonna, poiché la mamma e il papà non hanno accettato la sua disabilità uditiva, credendolo impossessato da qualche spirito maligno. Cosi Joseph non ha mai frequentato la scuola, poiché gli insegnanti della scuola dell’isola non conoscono la lingua dei segni e i bambini del villaggio lo isolano non comprendendo perchè Joseph non comunica con loro. Quando abbiamo incontrato Joseph abbiamo compreso la necessità per lui di frequentare la scuola per riscattarsi ed avere accesso all’istruzione per dimostrare ai suoi genitori, ai suoi amici, al suo villaggio, che è un bambino come gli altri con la stessa capacità di imparare. E’ così che abbiamo iscritto Joseph alla scuola di Ntinda.
Ancora molti sono i bambini sordi in attesa del nostro aiuto. Vogliamo che come Joseph anche loro possano riscattarsi per costruirsi un futuro dignitoso.
Silvia Marcolin, Effatà Charity Organisation – Uganda